Sulle Vecchie e nuove Utopie – Parla Agnes Heller –

 

Venerdì 17 marzo, nell’aula magna dell’Unievrsità degli studi della Basilicata, Rione Francioso, alle ore 16,30, lectio magistralis di Agnes Heller sul tema: Vecchie e Nuove utopie. Sabato 18 Marzo, nell’aula magna del liceo scientifico G. Galilei di Potenza, ore 10, gli studenti e i docenti incontrano A. Heller.

Agnes Heller

 

 

 

 

Foto di Lorena Vaccaro

 

Riflessioni di A. Heller fate il giorno 18 marzo, incontrando gli studenti del Liceo Scientifico G. Galilei di Potenza

Io sono per la liberal – democrazia, nonostante tutti i difetti;

Qual è la differenza tra un regime dittatoriale e il regime delle tecnologie;

Perché ha vinto Trump? La classe media che tenta di scomparire e quindi il grosso malcontento; si apre sempre di più la forbice tra i poveri e i ricchi in ciascun paese, fra i diversi paesi all’interno dello stesso continente, e fra continenti. Bisogna immaginare come si possa risolvere questo gravissimo problema, ne va la sopravvivenza dell’umanità;

Il futuro non è segnato ma esso deve essere costruito passo dopo passo dalle giovani generazioni; in tal senso è inutile oltre che dannoso seminare un clima di pessimismo. Ognuno deve pensare cosa possa fare concretamente;

Si sta diffondendo il timore per certi aspetti fondati di una distopia prossima, contraria ad una utopia che lascia quanto meno sperare

C’è un’abissale differenza tra utopia e sogno; la prima immagina un futuro comprende non solo, una maggiore uguaglianza, un tenore di vita comodo e un clima politico tal che si interessi dei cittadini; Il secondo investe più la sfera soggettiva;

Nel nostro mondo globalizzato non è tutto globale: ovunque si sono diffuse le tecnologie ma non dappertutto c’è giustizi, non dappertutto sono rispettati i diritti naturali: quindi diversi sono gli stati sociali, diverse le politiche; Come risolvere questi problemi? La soluzione lenta e difficile la si lascia alle giovani generazioni che avrebbero di impegnarsi e prendere coscienza della reale situazione del pianeta.

Stiamo vivendo, così Habermas – l’era del post secolare, del messianismo post secolare

Il marxismo è fallito per il suo aspetto scientifico neo per il suo aspetto umano

La filosofia nell’antichità esaltava la polis quale luogo privilegiato in cui l’uomo poteva diventare virtuoso, nel medioevo la filosofia coltiva il trascendente, da Cartesio in poi la filosofia tenta di camminare in modo stretto con la matematica e la geometria, dopo il messianismo secolare e infine dopo la prima guerra mondiale la distopia che si contrappone all’ottimismo positivistico.