I social media stanno segnando il nostro destino

I social media stanno segnando il nostro destino

E’ innegabile che i social media stiano determinando i nostri comportamenti, le nostre abitudini, le nostre relazioni. A mio modo di vedere, stanno modificando i linguaggi che diventano sempre più sintetici, logicamente meno elaborati, e soprattutto più rapidi per i nuovi segni che vengono adottati. Creano dipendenza al punto che molti, pur di non lasciare il cellulare,  diventano causa di incidenti per sé e per gli altri. Le statistiche dicono che trascorriamo circa sette ore al giorno ad un cellulare. In classe, si riducono sempre più gli spazi per la spiegazione frontale, e  le nuove trasgressioni sono quelle di usare il cellulare,  per distrarsi,  per copiare, o peggio, per fare altro durante le lezioni. Diventa sempre più difficile camminare sui marciapiedi e scambiarsi un saluto o una  confidenza, perché le persone sono sempre alle prese con i colloqui virtuali con persone  che non sono presenti. Io mi chiedo, in queste condizioni, e, con queste premesse, come sia possibile studiare o spiegare ancora Manzoni? Io credo, ovviamente lo dico con umorismo, che se fosse vivo Manzoni, mai avrebbe oggi scritto i Promessi Sposi,  semmai  avrebbe ridotto il romanzo   a pochi e brevi messaggini.

Capisco che tutto ciò è irriverente nei confronti di un grande scrittore come Manzoni, ma è un fatto che gli studenti, in maggioranza, non amano più Manzoni, perché la lingua e i linguaggi sono profondamente cambiati proprio a causa dei social.

Certo, quello che si comunica è fatto prevalentemente di messaggi banali e inconcludenti, ma condizionano comunque la nostra psiche e i nostri comportamenti, quasi fosse un mondo magico.

Alcuni timidi usano i social per confidarsi, cosa che non saprebbero fare de visu, eppure per emozionarsi avremmo bisogno di avere contatti con una persona in carne ed ossa. Si può dire che  in questo mondo di infinite comunicazioni,  la maggior parte degli uomini, di tutte le fasce di età, rimane sola con se stessa e sogna incontri che non avverranno mai.

E’ innegabile che la voglia di inviare messaggi, crea dipendenza, eppure ciò crea  l’illusione di essere al centro dell’attenzione del mondo. E’ così? Io ho i miei fondati dubbi. I social sono strumenti straordinari, ma bisognerebbe usarli con saggezza, perché occorrerebbe trattarli come strumenti e tali dovrebbero rimanere, se non vogliamo che la nostra vita rimanga appesa ad illusioni inutili e dannose.