Sant’Angelo le Fratte: inaugurazione della Pinacoteca Civica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sant’Angelo le Fratte: Inaugurazione della Pinacoteca Civica dedicata a Michele Antonio Saverio Cancro.

 

SANT’ANGELO LE FR. – Nel tardo pomeriggio del giorno 5 agosto 2017, la casa di un umile e modesto contadino detto Cus’tor’  diventa ufficialmente pinacoteca civica dedicata al pittore Michele Antonio Saverio Cancro. L’immobile, fatiscente da anni, è stato acquistato dal comune, in buona parte abbattuto e ricostruito con i fondi Fesr, impegnando la somma di circa 400000 euro. La facciata in pietra locale a listellatura incerta e il suo interno conservano la struttura di una modesta casa contadina  e le tecniche di costruzione di un tempo. La sapiente ricostruzione, utilizzando angoli di pavimento in vetro, esalta  i massi rocciosi su cui si ergeva la struttura. Nel suo interno, si possono ancora notare i resti di un forno,  l’incavo di un armadio a muro per la conservazione delle cibarie e utensili domestici nonché un arco in pietra a tutto sesto che metteva in comunicazione gli ambienti interni. Il taglio del nastro alle ore 19,30 e la scoperta del logo della pinacoteca  La luna Romantica   che il pittore pensa e fa suo logo “quando Armstrong pose piede sulla luna nel lontano 1969. infatti esso rappresenta la luna con su poggiato un volto femminile e a fianco la regione Basilicata, la nostra amata terra” – così l’artista. Numeroso il pubblico accorso, non solo dal paese ma anche dalla città di Potenza. Dopo alcune riflessioni introduttive da parte del presidente Ucsi Basilicata M. De Carlo, del Pittore Cancro, del sindaco Michele Laurino, dell’onnipresente consigliere P. La Corazza, Don V. Telesca e dopo riflessioni anche da parte di alcune persone del pubblico, la benedizione di Don Wgno,  il taglio del nastro e la firma dell’atto di donazione delle opere pittoriche da parte dell’artista davanti al notaio Guerriero. “Si tratta di un gesto di grande generosità da parte di Cancro che ha voluto donare alla sua comunità 244 opere, fra oli su tela, acquerelli e soprattutto tanti ritratti di volti noti alla comunità e perciò  riconoscibili dalla gente del posto, ovviamente letti e rappresentati secondo la sensibilità di Cancro” – così il sindaco. “La destinazione d’uso dell’immobile a pinacoteca è segno di  una significativa sensibilità culturale da parte degli amministratori; la donazione delle sue opere da parte un artista ancora vivente è il segno che le opere d’arte, una volta concepite, appartengono non più a chi le ha create ma  alla comunità ” – cosi La Corazza.  Cancro nasce a Sant’Angelo le Fratte nel 1948, ha insegnato presso l’istituto  Einstein di Potenza, chimico di professione,  pittore per passione, si è dedicato alla pittura dagli anni settata in poi. Diversi i riconoscimenti avuti da parte della critica; diverse le mostre a cui ha partecipato in Italia e  all’estero. Oggi parte della sua produzione sarà  in perenne mostra nella suggestiva casa Cus’tor’ r’. “La pittura di Cancro insegue il mito e l’ideale della bellezza. I dipinti prendono spunto dalla realtà, ma poi la trascendono per inseguire ciò sta oltre la finitudine, oltre il fluire del tempo” – cosi M. De Carlo. “Trattandosi di un chimico di professione, Cancro ha saputo fare sperimentazione e miscelare i colori come tante folate che si trasformano in emozioni, evocazioni e che bene rappresentano la condizione esistenziale dell’uomo. Egli cerca continuamente di fuggire i limiti del reale per attingere lo smarrimento dell’infinito, il bisogno profondo della fede” – cosi V. Telesca, da tempo appassionato di pittura contemporanea. I colori per il pittore non sono mai fine a se stesso, ma hanno un continuo rimando al trascendente, di qui i motivi e le sue manifeste tendenze a temi religiosi.  Bloccare un istante è la tentazione di tutti, ancor più di un artista. Certo non è consuetudine dedicare una pinacoteca ad una persona vivente, ma se si considera l’atto di generosità, la dedica si giustifica. Alcuni sono rimasti sorpresi che nella pinacoteca, come recita l’atto notarile, non potranno, in futuro, essere posizionate altre opere di altri artisti. Eppure – dicono alcuni – Ciò sarebbe stato un ulteriore arricchimento, non un impoverimento. Concludendo, il sindaco sostiene che la creazione di una pinacoteca è un ulteriore tassello che inorgoglisce l’amministrazione e l’intera comunità di Sant’Angelo, paese che “non è più solo un minuscolo punto geografico, ma un borgo conosciuto anche fuori regione  la cui gente ha tanta voglia di crescere e guardare al futuro”.