Anche se naufraghi,
nessuno osi smettere di sognare,
se si vuole che il cuore vibri
sul variopinto spettacolo della vita
che ci sorprende in ogni singola creatura;
nell’ istante vissuto come un’eternità;
mentre piange la sua impotenza;
nel ruscello che suona
il suo rinnovato concerto,
fra le ginestre in fiore,
ove vibra la lingua biforcuta
del serpente velenoso
mentre tende l’agguato alla sua preda;
in un fiore che apre i suoi petali
al sole,
quasi fosse una corona di stelle;
in un bambino che viene alla luce;
nella commozione di una fanciulla,
mentre gioca con l’amore
nell’euforia di attimo;
nello schioccare del merlo,
mentre nidifica alla riva selvaggia;
nella commozione di una madre,
mentre, in grembo, parla
col suo primo bambino.
Questo tremolio di sentimenti
mi sollecita ad un incessante stupore,
tra le mie innate fragilità.