Alla ricerca del Paradiso perduto …..

 

Monaco –Il Narratore:  All’inizio dei tempi, il Signore  Dio, creò il cielo e la terra, poi creò  la luce per vincere le tenebre,  separò le acque dalla terra ferma, creò le verdure con i loro semi,  le  stelle per separare il giorno dalla notte, i pesci  nelle acque, i volatili nel cielo, le bestie nella steppa, infine Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, a immagine di Dio lo creò. Modellò l’uomo con la polvere del terreno, soffiò nelle sue narici un alito di vita,  così l’uomo divenne un essere vivente.  Poi Dio piantò un giardino in Eden e vi collocò l’uomo che aveva modellato, bello, robusto, energico. E Dio disse all’uomo:  raccogli  tutti frutti spontanei del giardino con i quali tu ti  nutrirai meno che dell’albero della conoscenza del bene del male. Poi il Signore pensò:  non è bene che l’uomo sia solo, così  fece addormentare Adamo e da una sua costola formò la donna e la presentò all’uomo, bella fanciulla, la carne della sua carne. Per questo l’uomo abbandona suo padre e sua madre e si unisce alla donna e alla coppia Dio disse: moltiplicatevi e crescete la vostra porle. Anche se nudi, nessuno dei due provava vergogna delle proprie nudità. Ma ad Eva e poi ad Adamo, stanchi di essere felici e  immortali,  venne loro  la tentazione di diventare come Dio, anzi Dio stesso e si lasciarono tentare dal serpente che si insinuò nei loro cuori ….. (Voce del serpente) Cosi Eva raccolse dall’albero proibito e mangiò la mela e poi ne diede ad Adamo: mangene – disse – diventerai come Dio – così mi ha detto il serpente … e Adamo, lo sventurato, ne mangiò.  Subito si alzò un vento furioso, poi una tempesta, la luce per un tratto si oscurò, la terra tremò  e così i due sventurati ebbero paura di Dio mentre si aggirava tra i cespugli ormai secchi e ruvidi e cominciarono a provare vergogna delle loro nudità   e si ripararono, strisciando, nelle grotte e cucirono per sé abiti di foglie, cominciarono a sentire  fame e sete. Ecco la vendetta del Signore per la loro trasgressione,  essi  furono maledetti, cacciati dal paradiso e resi mortali.  Il Signore disse: da oggi in poi la vostra stirpe sarà segnata da un marchio indelebile, il peccato originale. Tutti gli uomini continueranno a desiderare il  paradiso perso che non arriverà mai, saranno assetati di   felicità che  non sarà mai esaudita   ….  sentiranno il bisogno di essere immortali, pur sapendo di morire …. Questo è il castigo di Dio! …

Musciacchio–Dio: Adamo, Adamo, Adamo dove ti sei cacciato?

Pascale –Adamo: Ti abbiamo sentito nell’Eden aggirarti tra i cespugli arsi, ci siamo vergognati di essere nudi e  ci siamo  nascosti …..  ci siamo cucito questi abiti di foglie per coprire le nostre nudità.

Dio: Vi siete accorti di vergognarvi delle vostre nudità. Questo prima d’ora non accadeva!…Avete forse mangiato del frutto proibito, dell’albero della conoscenza del bene e del male?

Adamo: si, ne abbiamo mangiato

Dio: Non vi avevo, forse,  creati immortali, padroni del mare, dei fiumi, degli animali, di tutti i frutti degli alberi, meno che di uno …. Cos’altro  volevate ancora!? ….

Adamo: E’ stata la donna che mi hai messo a fianco, la donna che hai tratto dal mio costato a darmene ed io, sventurato, ho mangiato, eccola Signore Iddio!….. eccola la sventurata ….

Dio: Eva perché lo hai fatto?

Cicchetti –Eva: non è colpa mia!….è stato il serpente che mi ha indotto a farlo.. egli mi ha detto: mangiate del frutto proibito, il frutto della conoscenza del bene e del male e diventerete come Dio …. Anzi diventerete Dio … la possibilità di diventare Dio mi ha affascinato … mi ha tentato la superbia di diventare come Dio … io ho raccolto il frutto e ne ho dato anche al compagno da cui io sono stata tratta.

Dio: per avermi disubbidito …. Per aver tentato di scalzarmi ….. io vi caccio dal paradiso ….. e diventerete semplici creature mortali ….. dalla polvere vi ho tratto, polvere ritornerete! …. conoscerete le sofferenze della morte …. Tu donna, Le sofferenze del parto …. I vostri figli quando saranno fatti grandi vi si ribelleranno e tra di loro si scanneranno. Ogni bambino che nascerà dalla vostra stirpe porterà con sé questo marchio e sarà mortale … Da oggi in poi guadagnerete il pane col sudore della fronte … sarete costretti a rompere le dure zolle per ricavarne pochi e amari chicchi di grano …. Avrete paura delle bestie feroci … delle tempesta … dei mari in tempesta … dei fiumi in piena, dei terremoti …  del sole quando essiccherà le dure zolle da scalfire e affaticherà il vostro respiro … gli alberi si rifiuteranno di dare frutti spontanei se no li coltivate …. Dormirete nelle grotte per ripararvi dalle intemperie e dagli animali fino a quando con fatica non imparerete a costruire le vostre dimore che comunque cadranno e diventeranno polvere nel tempo, a causa dei terremoti e della consumazione …  perché eterna è solo la polvere ….…. In quanto al serpente, esso sarà la creatura più maledetta e più esecrabile e sarà costretta a strisciare per sempre col ventre sulla polvere,  ma una donna .. una creatura semplice gli schiaccerà il capo. Da lei nascerà il salvatore  colui che  salverà dalla morte la vostra stirpe  e  darà loro una speranza, sempre che gli uomini, nella loro libertà, decideranno di seguire la strada della verità e della luce!

Adamo: Signore Iddio … non siate in collera con noi ….. dateci un’altra possibilità …. Signore Iddio … noi abbiamo paura di tutto … ci sentiamo indifesi … non sappiamo dove andare … (Rivolto alla donna)  ecco tutto per colpa tua!…. non ti dovevo ascoltare …. No, non ti dovevo ascoltare … Già comincio a sentire la fame … e intorno non ci sono frutti da raccogliere  … comincio a sentire il freddo … devo trovare riparo sotto qualche roccia … Dio ti prego perdonaci … non essere sordo al nostro richiamo … vi assicuriamo eterna obbedienza ….. Il Signore Iddio non ci dà più ascolto.(Alzandosi con superbia insieme ad Eva) Adamo ed Eva all’unisono: Ebbene si, diciamola la verità: La colpa è stata tua, Signore,  che ci hai creati liberi di scegliere … perché se non fossimo stati liberi non avremmo commesso l’ingenuità di mangiare del frutto proibito .. non avremmo coltivato il sogno di diventare Dio … ora capiamo la libertà è un dono prezioso … ma ci espone a tanti pericoli … Dio, ci hai condannati al dolore  … alle privazioni … tu ci hai resi mortali, ma non potrai sbarazzarti di noi … un giorno o l’altro dovrai avere compassione di noi … delle tue misere creature.

Narratore: Ma il Signore Iddio nella sua misericordia pensava già all’incarnazione di suo figlio nel seno di una semplice creatura, Maria, per salvare l’umanità dal peccato di Adamo ed Eva e dare a questa una speranza di riscatto.. la speranza di riconquistare il Paradiso persuto!…..