Solenni festeggiamenti in onore di San Michele – 29 settembre 2017 –

 

 

 

Scultura in granito di San Michele posta sul monte La Croce e scoperta al pubblico il giorno 6 maggio 2017 – Sant’Angelo le Fratte  – Dono fatto da Antonio Monaco domiciliato in Germania

S.Angelo le Fratte: In occasione dei festeggiamenti di S. Michele, la sera del 29  Silvia Mezzanotte terrà un concerto nell’anfiteatro comunale.

 

SANT’ANGELO LE FR. –   Come da secoli, si ripeteranno nei giorni 28 e 29 settembre,  i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono, S. Michele Arcangelo. I cittadini attendono questo momento con particolare devozione ed entusiasmo. Anche dai paesi vicini, vi accorrono numerosi i pellegrini, perché particolarmente devoti del Santo alato, già, dal 20 c.m., esposto alla devozione dei fedeli nella chiesetta dell’Annunziata, perché la chiesa madre è chiusa al culto da sei anni per lunghi e complessi lavori di ristrutturazione e restauro. Le vie del paese sono state, per l’occasione,  tutte addobbate con suggestive luminarie. Il programma civile è ricco di iniziative e prevede, tra l’altro, il giorno 28, in piazza dei Martiri, la 6° edizione di esibizioni canore e musicali organizzata dall’associazione locale  “Cantando e Ballando”, col chiaro intendo di valorizzare e scoprire talenti del territorio ; la sera del 29, Silvia Mezzanotte, già componente del gruppo Matia Bazar, terrà un concerto nell’anfiteatro del paese. A mezzanotte, spettacolari fuochi pirotecnici. Si prevede  un grande afflusso di persone. Per questa ragione, sono stati predisposti capillari servizi di ordine pubblico, con l’aiuto anche di volontari della protezione civile. La mattina del giorno 29, messa solenne alle ore 10,30 a cui farà seguito un’accorsata processione. I cittadini si riverseranno numerosi nelle vie del paese provenienti dalle 5 frazioni circostanti, per seguire la solenne processione della settecentesca immagine di N. Fumo, dell’Arcangelo Michele che, con la spada sguainata, nell’atto di ricacciare Lucifero nell’inferno, sembra lo rimproveri con le bibliche parole: “Quis ut deus”.   Un culto, quello per l’Arcangelo Michele, ancora fervido, nonostante il laicismo dominante e la cultura del futile. La devozione per il Santo si perde nella notte dei tempi. Sembra che già nel 1100 ci fosse in loco una cappella dedicata all’Angelo, intorno a cui sarebbe nato, gradualmente, il centro abitato. I cittadini, infatti, hanno voluto, in un lontano passato, la sua immagine sul Gonfalone del comune; nel 1718, anno della costruzione della fontana comunale, a valle del paese, in C/da taverna, i fedeli vollero dedicargli un epigrafe con relativa immagine scolpita su pietra, al “Divo Michaeli Arcangelo” e, in occasione del “disastroso e spaventevole terremoto” – come si esprime il Giallorenzi nella sua monografia dedicata a S. Angelo – del 16 dicembre del 1857, 0re 17,00, avendo la chiesa subito gravi danni, e, temendo che la statua fosse in pericolo, fu messa al riparo nella proprietà dei signori Mastrangioli, nei pressi dell’attuale cimitero. Oggi, sul portone del comune, campeggia lo stemma con su scolpita la figura stilizzata del Santo, il quale è stato ritratto anche  su due murales; sul costone sovrastante la piazza del paese è stata collocata una statua di bronzo a lui dedicata, alta circa tre metri, realizzata dallo scultore P. F. Mastroberti. Il 6  Maggio c.a. è stata posta sulla montagna La Croce una statua di granito, realizzata in Pakistan, donata dalla famiglia Monaco, oggi domiciliata in Germania.  Tante effigie sul santo, per dire che, ancora oggi, rappresenta un elemento identitario della comunità di Sant’Angelo. “La gente continua a nutrire una profonda devozione per San Michele – commentano gli organizzatori – e ciò è un fatto particolarmente positivo, perché rappresenta un momento di aggregazione della comunità ed è, anche, un’occasione propizia per comunicare ed alimentare i valori della fede”. “Bisogna anche considerare – dicono sempre gli organizzatori – che intorno al Santo la comunità di S. Angelo ha sempre costruito, nel tempo, la sua identità culturale oltre che religiosa, patrimonio questo che non deve assolutamente andare smarrito”.

26 settembre 2017