Tu, dall’alto della croce,
mi chiedi di perdonare.
Tu lo hai fatto!…
Nelle mie innate fragilità,
mi meraviglio
di tanta bontà.
Pur tuttavia,
ti considero sconfitto,
un folle che ha speso la vita
per tanti che non ti amano
o lo fanno in modo inadeguato.
Guardandoti,
le tue ferite, il tuo sangue
mi segnano profondamente
ed aprono il mio cuore al dolore
che non riesce a liberarmi
dai lacci delle quotidiane vacuità.