Corti in cantina – Ospite d’onore l’attore A. Petrocelli

 

SANT’ANGELO LE FR. – La sera dell’8 agosto, in piazza San Michele, si è svolta la 7° edizione di Corti in Cantina. Una iniziativa coraggiosa ma particolarmente stimolante per chi vuole cimentarsi nel raccontare il territorio e i problemi che scandiscono la vita dell’uomo singolo e  l’uomo collettivo nei vari contesti e nella storia. Dunque Una rassegna cinematografica di cortometraggi lucani e non solo. L’iniziativa sponsorizzata dall’amministrazione comunale è fortemente voluta dall’associazione culturale Basiliciak. Presenti  registi, attori, maestri della fotografia e musicisti a cui sono stati consegnati vari riconoscimenti. Animatore, il regista Giuseppe Marco Albano che sogna di dare respiro al cinema nella regione. Ha presentato la serata Sergio Ragone coadiuvato dalla fashion blogger Laurino Elisabetta. In platea gli amministratori locali e persone particolarmente legate al cinema, ospite d’onore l’attore caratterista A. Petrocelli di Montalbano Jonico. Considerevole la presenza di persone e curiosi, nonostante l’umidità e il calo della temperatura. Prima della proiezione dei corti è stato presentato un trailer su un prossimo film che sarà girato a Sant’Angelo dal titolo: Questo paese non è un albergo, con la regia di M. Natasle. Sei i corti presentati e precisamente: Che fine ha fatto l’inciviltà con la regia di Delio Colangelo, premiato come miglior soggetto; La pace dannata con la regia di Adelaide De Fino di cui è stato premiata la migliore sceneggiatura curata da M. De Fino e la migliore Attrice nella persona di Nicole Melillo; Kolossal con la regia di A. Andrisani, premiato per le musiche originali create dallo stesso Andrisani e da F Fecondo; 8 Giugno 76 con la regia di GH. Saponara, premiato per la migliore scenografia pensata da E. Decollanz e i costumi ideati e realizzati da G. Martino; Sensazioni d’Amore con la regia A. Pantaleo, premiato come miglior opera prima e migliore attore protagonista nella persona di A. Pantaleo; Marciapiedi con la regia di N. Ragone, premiato come migliore regia e migliore fotografia. La manifestazione si è conclusa con un premio straordinario riconosciuto ad Antonio Petrocelli dopo una significativa intervista da parte del giornalista S. Verde.  Hanno riscosso particolare successo le sue lucide e critiche riflessioni sulla Basilicata: “La regione non offre quasi niente ai giovani, perciò questi vanno via” e ancora: “non si parli di cinema ma di quelli che fanno cinema; non si parli di poesia ma di quelli che fanno poesia; non si parli di letteratura ma di quelli che fanno letteratura. Il cinema non ha bisogno di premi ma di strutture per rendere visibile il lavoro degli attori”.  I temi trattati dai corti sono stati diversi, ma tutti degni di grande riflessione e approfondimento. Primo corto: Guido, un ragazzo disabile, conosce una bella ragazza, ma come incontrarla? Gli viene incontro un atto di inciviltà. Un signore avendo ostruita la passerella per disabili, la ragazza, trovandosi nel paraggi per caso, dovrà pure aiutarlo; è l’inizio di una relazione. Secondo: Miriam ed Elena, barricate nel loro condominio, sono unite nel dolore per i due figli arruolatisi nell’Isis; escogitano un piano per farli tornare nelle loro famiglie; terzo: Una regista giapponese,  e sua avvenente sceneggiatrice, giungono a Matera, dopo un faticoso viaggio, per compiere sopralluoghi per un film di imminente produzione; la notizia non tarda a diffondersi tra i sassi; con le nuove riprese all’orizzonte, un’intera città di improbabili attori viene colta dalla smania di prendere parte al film, mettendo in moto dinamiche ridicole e situazioni paradossali; quarto: in un giorno di fine primavera del 1976, le brigate Rosse uccisero tre uomini dello stato, il giudice F. Coco, l’autista A. Deiana e la scorta G. Saponara; il giornale radio riportò immediatamente  la notizia dei tragici eventi di Genova; la moglie Angela e il figlio primogenito, essendo all’ascolto, vivono la notizia con particolare drammaticità; quinto: ogni bambino nasce con la melodia nel cuore; a Napoli molti ragazzi sognano San Remo e alcuni ci riescono; uno di questi e M. Marsù; è il giorno del compleanno di A. Milonga, figlia di Geggè, un criminale camorrista; questi organizza per la figlia una festa indimenticabile per il suo 18° compleanno  e vuole che il giovane canti per lei e si conceda sessualmente, ma la  ricorrenza si trasforma per il giovane cantante in un sequestro in piena regola; sesto: Petru è un barbone che giace dormiente lungo un marciapiede del Tevere; Il volto consumato dell’ uomo  e quello di una donna che si intravede nel vetro di una bottiglia vuota mentre si china a porgere l’elemosina, si incontrano e un loro breve sguardo accende un incantesimo di insani spasimi.

9 agosto 2018