Sant’Angelo le Fratte: Il Borgo degli Artisti

SANT’ANGELO LE FR. – Nei giorni 13 e 14 c.m, si è svolto nella cittadina una manifestazione di larghissimo spessore culturale – secondo la valutazione degli organizzatori –  ma anche di tanti stand gastronomici con  varietà di mangiare diverse. I più critici pensano invece che si sia tratto di una manifestazione di solo mangiare con tanta poca cultura. Sono arrivati artisti di vario genere da fuori  per esibirsi  lunghe  le vie del centro storico: pittori, attori, gruppi musicali, truccatori, sfilate di majorette e altro. “Artisti del posto nessuno, perché non invitati” – cosi Vincenzo Amodeo, presidente dell’associazione ArTer con sede legale nella cittadina. Ecco una breve descrizione della manifestazione: sul sagrato della chiesa, ballerine in abiti adamidici si sono esibite con passi di danza,   la prima sera; la seconda  sera, è stato rappresento il  Gobbo di Notre Dame, in versione ridotta; nella piazza antistante la chiesa, degustazioni a base di  pizze, cavatelli,  spaghetti e vino a profusione e poi danze spontanee sfrenate. Peccato che qualche distratto ha già lasciato le impronte di vino sulla nuova scalinata di accesso alla chiesa. Lungo il percorso, intrattenimenti musicali e poi ancora panini a base di salsicce, porchetta  e primi piatti; a Rue dei Fiori laboratori di pittura per bambini, nel giardino Galasso monologhi da parte di attori, nel palazzo adiacente mostra medioevale di costumi e armature varie. La manifestazione, alla seconda edizione, ha quasi superato per le presenze la festa delle cantine, – secondo gli organizzatori –  perché sarebbero accorsi, nel centro storico, per l’occasione, circa settemila persone nelle due serate. Ad organizzare l’evento il forum giovanile il cui presidente è Luca Monaco, con la collaborazione dell’amministrazione comunale e l’associazione Fractis,  la direzione artistica è stata curata da Michele Angelo Volpe ed Elena Ambrosio. “Peccato però – dice Coppola  della minoranza – che alla manifestazione  mancavano gli artisti locali, perché non invitati, l’evento forse sarebbe stato davvero promozionale”.  “E’ bene organizzare gli eventi – sempre il capogruppo della minoranza – ma il buon gusto vorrebbe che si avesse  a maggiore rispetto per i luoghi sacri. Siamo rimasti scandalizzati – chiude Coppola – che un corto, per CinemadaMare, sia stato girato una lunga scena di nudi sull’altare nella cappella di Campo di Venere” “Le manifestazioni culturali – dicono taluni – si organizzano per promuovere il territorio non per mortificarlo”.