Presentata la 29° scultura a Sant’Angelo le Fratte

Sant’Angelo le Fratte: Scoperta la 29 scultura dedicata allo scalpellino

SANT’ANGELO LE FR. – Il giorno 4 agosto, ore 13, è stata scoperta dal sindaco Laurino e benedetta da Don Beniamino Cirone la 29° scultura del paese dedicata alla figura dello scalpellino, a ricordo dei tanti antenati che hanno svolto in loco questo genere di lavoro. E’ la seconda scultura che tratta dello stesso tema ed è firmata:  Amministrazione Laurino 04 – 08 – 19 . Posizionata nello spiazzo antistante il  mega murales dedicato a Mosè e le  tavole della legge, all’incrocio tra via palazzo vescovile e via Umberto 1. Da un enorme masso di pietra, lo scultore di Caggiano, Rumolo Vittorio, trae, in alto rilievo, la figura di uno scalpellino seduto, nell’atto di scolpire una testa di leone. Altre due sculture arriveranno nei prossimi giorni e precisamente: un signore seduto in panchina a grandezza naturale e una figura di Bimba con un fiore in mano, alta circa m. 1,40, in via di ultimazione da parte dello stesso scultore. Il costo dell’operazione, euro 25.000, come si evince dalla determina n. 98 del 13 dicembre 2018, nella quale si dice, tra l’altro, che le sculture dovevano essere di marmo di Carrara. Si vede che c’è stato un ripensamento. Questa operazione rappresenterebbe un altro intervento di promozione turistica del borgo – considerato dall’amministrazione  – “ il più suggestivo della Lucania”. Sempre il 4 agosto, fino al giorno 11 c.m. permane nel centro storico la 1° mostra all’aperto di pitture dell’artista Eduardo Russo  di Nocera realizzati con la tecnica del decoupage, ispirandosi a Van Gogh. In Vico Rue dei fiori,  giardino Galasso, piazza san Michele sono esposti oltre cento quadri realizzati tutti con la stessa tecnica. Materiali poveri come, pezzi di stoffa, rami secchi, intrecci di vimini  incollati a rialzo su tela sono ricoperti di vernici con sfumature e  colori diversi. Nell’insieme, di sera, i dipinti – sculture creano suggestioni anche agli osservatori più distratti. Queste ed altre iniziative sono state fatte ed altre ve  ne saranno, nei prossimi giorni, con l’obiettivo di incrementare il turismo e far conoscere il borgo di Sant’Angelo a un numero sempre maggiore di persone anche di fuori regione – queste le intenzioni dell’amministrazione Laurino. “Avere memoria storica dei nostri antenati è un atto nobile – dice il capo gruppo della minoranza Coppola – ma non capisco come mai si lasci deperire, dal gennaio 2015, un reperto di grande valore storico, all’ingresso del paese, ovvero una fornace romana risalente al 2 secolo d.c. Anche con questa si farebbe turismo.”

“Preservare i reperti storici del nostro territorio  e renderli fruibili – continua Coppola – sarebbe rispetto per la storia e per i nostri antenati”. “Il sindaco si giustifica – ancora Coppola – non ci sono soldi per una sistemazione eventuale del reperto.  Eppure – lamenta il capogruppo – se ne spendono tanti per le sculture e i murales”. “Per noi della minoranza – chiosa il consigliere di minoranza – è deprecabile la consuetudine del sindaco di firmare col suo nome tutte le opere che realizza: marciapiedi, statue e,  tra l’altro, aveva messo la sua firma anche sul sagrato della chiesa, poi fatta cancellare perché blasfema.  Non dovrebbe farlo, perché il sindaco Laurino non spende soldi di famiglia o suoi, ma danaro pubblico”.

4 Agosto 2019

La scultura dedicata allo scalpellino
La fornace romana, in grave degrado, risalente al 2 secolo d.c.

Il manifesto che annuncia la presentazione della scultura