Nel chiuso della mia solitudine,
costretto ad una forzata prigionia,
sollecitato da un nemico invisibile
Che si insinua, silente, nel segreto intimo degli umani
Violentando i nostri umori e i nostri sogni
Nutrendo una speranza vaga e indefinita.
Sento il peso delle mie fragilità
e scopro quanto sia importante
il bisogno di un sorriso,
una stretta di mano,
un abbraccio fraterno.
Cresce il desiderio di essere tra gli altri,
anche se non avrei niente da raccontare;
gesti che, in condizioni normali,
si sentono formali ,
talvolta ripetitivi e fastidiosi.
Scopro le città deserte
scene surreali , mai cosi dipinte.
Scopro le chiese vuote
ove ti Infastidisce il silenzio senza giaculatorie;
le strade libere, senza disagi.
In pochi giorni, sono scomparse le certezze
Del capitalismo onnipotente;
Le magie dei social
che ci hanno illuso di essere autosufficienti,
nel volgere di poche stagioni.
Il mondo globale si sta sciogliendo,
come un pezzo di cera
E ognuno cerca la sopravvivenza,
Ignorando il grido di aiuto che arriva, da ogni angolo della terra,
Fra le decantate certezze del consumismo:
Si fa strada sempre più la paura di una catastrofe,
l’angoscia di combattere un nemico nascosto,
La voglia di trovare un colpevole.
I populismi non hanno più bugie da raccontare;
Il dittatore sente di scendere in piazza;
per dire che esiste;
la democrazia discute e si attarda su strane teorie,
mentre il nemico invisibile
miete vittime, in silenzio,
eil grido di aiuto, spesso, si perde nel vento
che semina gelo tra le fronde
e ti ritrovi solo col tuo male,
sperando che passi,
affidandoti a un Dio clemente,
da tempo ignorato e deriso,
Che ti dia la forza di gridare
il necessario inno alla vita.
8 Marzo 2020