Voto si o voto no al prossimo referendum?!……………..

Comunque andrà i l referendum confermativo sulle riforme costituzionali il prossimo 4 dicembre,  di sicuro la consultazione prossima un risultato lo ha già ottenuto: gli italiani, alla vigilia, appaiono divisi in due pari  schieramenti contrapposti. E sono scesi in campo menti eccellenti, intellettuali e costituzionalisti nei due campi avversi.  Già e il popolo che cosa deve pensare, se non fidarsi di chi gli sembra meno bugiardo?!…  Il dubbio sorge spontaneo: è corretto approvare le riforme costituzionali per una manciata di voti? Lo sappiamo che si può, ma non è corretto e soprattutto non è opportuno. Certo dette riforme sono state approvate in parlamento ma solo a colpi di maggioranza. Oggi anche chi vota si, va in crisi e sente di approvare norme delle quali non tutto è condivisibile, come il senato dei sindaci e rappresesntanti delle regioni che costeranno tanto ai cittadini. Chi vota no, sente che diversi provvedimenti della riforma andrebbero approvate ma non con le strategie adottate e soprattutto non con una deriva autoritaria, in virtù della quale chi vince governa  indisturbato, senza alcun confronto con l’opposizione. L’Italia ha bisogno di riforme, anche radicali ma non fatte così, e soprattutto dovrebbe vedere il parlamento coinvolto per i due terzi, come vorrebbe la stressa costituzione. E se è così complessa la materia, molti italiani non andranno a votare , prima perché sono disaffezionati alla politica e poi perché l’italiano medio percepisce che tutto quello che si fa è per il tornaconto della casta. Certo è artificioso il bicameralismo paritario, ma è altrettanto vero che questa strutturazionebicamerale ha garantito fino ad oggi  il sistema democratico e ha bloccato ogni  ipotetica e capricciosa deriva autoritaria del partito di maggioranza in parlamento. Ma se si vuole risparmiare, perché non dimezzare oltre che i senatori anche i deputati, visto che ce ne sono troppi e costano tantissimo? Certo questo non è oggetto di referendum. Ma perchè i signori della politica non ci hanno pensato prima?… La politica in Italia costa molto e produce pochissimo, questi  i commenti più diffusi da parte della gente. Anche se vogliamo dubitare sul giudizio delle persone, resta vera la grande sfiducia nei confronti degli uomini politici che sono diventati solo bravi istrioni  e adottano deliberatamente  un modo di essere che è lontano dai bisogni della gente e soprattutto  non vogliono che i cittadini diventino protagonisti della vita collettiva.