Atto vandalico a Sant’Angelo le Fratte contro “La casa dell’acqua”

Orgogliosa l’amministrazione comunale di Sant’Angelo le Fratte, ha inaugurato, il 5 novembre 2016, la casa dell’acqua: una sorte di distributore di acqua resa potabile a soli cinque centesimi a litro. L’obiettivo:  dare  acqua desalinizzata e depurata dal cloro, messo in abbondanza nei serbatoi pubblici ,a prezzo vantaggioso per tutti i cittadini che avrebbero voluto usufruirne. Soli pochi giorni di attività per la macchina, perché, nella nottata tra il 19 e il 20 c.m., delle persone, verosimilmente indignate o esagitate, non si capisce per quale ragione,  commettono un grave atto vandalico nei confronti della macchina.  Lo scempio è stato realizzato con una grossa pietra fatta trovare sul luogo e il complesso è stato reso inutilizzabile oltre che irriparabile. Il sindaco condanna l’atto di sconosciuti, considerandolo  un “gesto vergognoso” oltre che un gesto di “ignoranza totale” e lo stesso sindaco ha dato mandato ai carabinieri perché avviassero le indagini per individuare i colpevoli  onde evitare che gesti simili si possano ancora ripetere in futuro. Certo l’atto vandalico va condannato senza se e senza ma e non ci sono motivazioni più o meno nobili che possano giustificare il gesto, come vorrebbe fare intendere la scritta lasciata sulla macchina demolita:  “date prima acqua potabile per le scuole”.  La violenza, da che mondo è mondo, non ha mai risolto alcun problema, ma anzi, essendocene,  li ha aggravati e poi, sia chiaro,  con la violenza non si può fare comunità, meno che mai “sistema turismo” di cui si parla tanto in questi giorni nella cittadina. Certo, se non si possono trovare giustificazioni  validi al gesto,  ci sono, però,  problemi che possono indurre ad azioni di violenza, come il pessimo servizio reso dall’Acquedotto Lucano alla comunità di Sant’Angelo. Guasti continui alla condotta e riparazioni che avvengono a rilento, al punto da interrompere il servizio di approvvigionamento di acque potabili, frequenti  di notte e di giorno. Nelle scuole tutti si lamentano che arriva acqua torbida, perciò imbevibile. Lo ripetiamo, questo non giustifica l’atto vandalico di cui sopra, ma certo crea, a lungo andare, esasperazione nei cittadini. Ora l’amministrazione poco centra con l’Al ma essa può e deve fare di più a tutela dei propri cittadini, perché gli amministratori sono necessari e utili  intermediari che dovrebbero  pretendere dall’ente  un servizio adeguato e dignitoso ai cittadini. La domanda che i cittadini si pongono: gli attuali amministratori fanno la loro parte nei confronti dell’Al a tutela dei cittadini  che pur pagano bollette particolarmente salate?

 

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