Presepe Vivente Interattivo – XI Edizione – Sant’Angelo Le Fratte

 

 

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SANT’ANGELO LE FR. – Nel tardo pomeriggio del giorno 26, 0re 18,00, è andata in scena la prima serata della manifestazione  de Il Presepe Vivente interattivo, XI edizione,  che ha preso l’avvio  in via Regina Margherita, con una performance teatrale. Via Regina Margherita ha  un  forte sapore storico, perché,  per un verso, era  la via dei contadini, la via dei poveri, dall’altro vi si affacciano sulla stessa palazzi, oggi ristrutturati, dei galantuomini. Una disuguaglianza sociale evidente che ancora  oggi si intravede nella struttura urbanistica di questo pezzo di centro storico. La manifestazione, organizzata dall’associazione di Promozione Sociale Il Seminatore, sponsorizzata dal Comune di Sant’Angelo, si è presentata particolarmente suggestiva e ricca di emozioni. La manifestazione che cerca di coniugare il sacro e il folclorico , diversamente dagli altri anni, ha trasformato  Via Regina Margherita in un angolo di Betlemme dove sono comparsi i personaggi più importanti della natività, interpretati da quattro diversi attori che si sono rivolti al pubblico, chiedendo, a vario titolo, aiuto: Giuseppe ha chiesto  alloggio per Maria sul punto di partorire, ma non ne ha trovato; il re Erode ha chiesto, con insistenza, alla gente di riferirgli del nascituro, per le sue sinistre intenzioni; l’Angelo Gabriele ha invitato a non fidarsi di Erode ed ha sollecitato Giuseppe a cercare un ricovero per Maria, in una stalla, fuori dal centro abitato. E’ comparso, a sorpresa, Scrooge, un personaggio di Dickens che, consapevole della sua vita da strozzino, ha chiesto comprensione e un sorriso che solo i poveri sanno dare. Questi, col presepe, centra poco, ma, proprio lui ha invitato la gente a vivere il Natale in una dimensione più umana, diversa dalla sua condotta, per trovare la gioia nell’umiltà e nella povertà. La manifestazione è proseguita con la sfilata, con Maria a dorso d’Asino, per raggiungere l’area delle cantine ove è stata rappresenta la natività, in una grotta ricavata da un anfratto roccioso. Nei pressi della capanna è stato acceso un grande falò, intorno a cui si è riunita la gente per condividere, nella semplicità,  momenti di gioia e di comunicazione. La manifestazione,- dicevamo – oltre che suggestiva, si è presentata di grande spessore culturale, proprio perché frutto di una ricerca storica sul territorio: sugli antichi mestieri della valle, sulle tradizioni e consuetudini contadine. E poi l’universale ed eterno messaggio: Gesù nasce tra i poveri e in povere condizioni: da Dio si fa povero per combattere la morte;  da Dio si fa povero per portare la luce all’intera umanità. Il presepe è la traduzione plastica della povertà, perché è fatto di personaggi per lo più poveri che sono quelli più disponibili ad accettare il messaggio di pace.  Gli organizzatori hanno pensato di calare l’evento della natività del figlio di Dio tra i poveri del posto con il loro costume d’epoca ed hanno immaginato  come abbiano vissuto il Natale i loro nonni.  Alla manifestazione hanno partecipato  volontari del posto ma anche dei paesi vicini: Brienza, Satriano, Savoia di Lucania e poi l’intera squadra di zampognari di Caggiano. Si replica il giorno 5 Gennaio 2017, sempre alle ore 18,00 e con lo stesso programma del 26dicembre.

 

26 Dicembre 2016