I nuovi murales a Sant’Angelo le Fratte

 

 

 

SANT’ANGELO LE FR. Altri tre mega murales si aggiungono ai tanti presenti nel centro storico della cittadina, realizzati dai nuovi artisti ingaggiati dall’Associazione APV, Arte per la Valle, il cui direttore artistico, nonché presidente, è il veterano Luciano La Torre, autore egli stesso di diversi altri dipinti realizzati, nel tempo, nella cittadina, a Satriano di Lucania e a Savoia. A suo dire i murali presenti nella valle, anche se con tematiche e soggetti diversi, ne sarebbero 400. L’ambizioso progetto prevede di realizzare la valle più dipinta d’Italia. Ciò per incrementare il turismo e fare del territorio un  museo a cielo aperto. Almeno questo sembra essere l’obiettivo delle tre amministrazioni comunali. Di sicuro, ci crede il sindaco di Sant’Angelo Laurino, ci credono gli artisti dell’APV, anche se la popolazione rimane indifferente  e dei murali non discute, anzi li ignora.  Non si sono più visti all’opera  volti noti di artisti ormai familiari al  territorio come gli apprezzati pittori F. Costanzo,  F Costantino, S. Rea, V. Amodeo e altri che tanto hanno dato col loro sapiente pennello.  Al loro posto i nuovi: Marisa Mastroberti, Mario Glorioso e Sante Muro. La stessa associazione e Tre nuovi artisti  realizzano tre nuovi mega murali di grandi dimensioni quasi a voler stupire il visitatore. Il dipinto di Glorioso è stato realizzato sulla parete ove già sorgeva un altro vecchio murale del 1997, ovvero il cavallo Pegaso, simbolo della poesia,  cancellato per superficialità e per assenza di regolamento che tuteli i dipinti.  Ora, nel nuovo murale di Glorioso, il cavallo alato compare rifatto solo nei suoi tratti essenziali, ai margini di un costone roccioso che rappresenta quello delle delle cantine i cui picchi si trasformano in figure umane dialoganti.  Il tutto viene rappresentato con un grigio e un verde lavato  per niente espressivi. Il dipinto di Muro ritrae due anziani coniugi mentre, a fatica, si approvvigionano di legna per il caminetto, visto l’incalzare dell’inverno. Particolarmente espressivi i volti da cui traspaiono la fragilità e le incertezze proprie dell’età. Il terzo, di Marisa Mastroberti e Glorioso, rappresenta una grande balconata che si affaccia sullo scenario delle cantine su cui dialogano due figure di donne di cui una più anziana e un’altra molto più giovane e poi una terza figura sempre di donna dal volto pacioso mentre si gode il panorama da una finestra.

Ci aiuteranno i murali ad incrementare il turismo? Io non ci cedo.

Perché?!……Diversi dipinti sono di infima qualità e spesso sono dettati dall’improvvisazione o dalla voglia di stupire a tutti i costi, senza un progetto chiaro e preciso e, soprattutto, ignorano la storia delle nostre comunità. Quando si ignora la storia, si affievolisce l’ispirazione e si pecca di presunzione. Ho l’impressione che ci sia la corsa alla quantità e alle grandi dimensioni, piuttosto che  alla qualità.

Tutto questo succede anche perché vengono ignorati i suggerimenti che potrebbero venire dalle persone del posto e poi, ci si meraviglia dell’indifferenza della gente!.. La gente rimane indifferente soprattutto perché, in diversi dipinti, non ritrova le proprie radici.

10 Gennaio 2017

 

 

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