Perché non?……..Perché si?…..

Molto spesso le nostre scelte sono inconsapevoli, abitudinarie, dettate da consuetudini oppure rispondono alla domanda: perché non?….cioè perché non farlo, se tutti fanno così?. Del resto, ci piaccia o non,  noi siamo abituati ad abituarci. Chi conduce una vita banale, appena si presenta un’occasione per emergere, uno si infila in un sistema senza neppure chiedersi se valga  o meno la pena. Cerco di spiegarmi con degli esempi: mi viene voglia di corrompere qualcuno? Perché non farlo? Devo intimidire qualcuno per un appalto che si vuole truccato, perché non farlo?  Trovo mille scappatoie per sottrarmi alle le mie responsabilità sul posto di lavoro. Perché non farlo? C’è forse una morale che me lo vieta? Non credo, visto che viviamo in un mondo dove il relativismo è diventata la nuova religione. E’ comodo liberarsi da vincoli morali e consideriamo questa condizione come la massima espressione di libertà!…Ma anche volessimo scegliere un’etica, ci viene detto: quale etica è quella giusta? Certo è difficile stabilire, in questo contesto, cosa sia giusto e cosa non sia giusto, cosa sia il bene e cosa sia il male. Il perché non? è una domanda formale che tutti si pongono e più che una domanda sembra essere una giustificazione all’abitudine. L’altra domanda la evitiamo e molto volentieri: perché si?…Cioè perché fare determinate cose? Quali le ragioni etiche che ci spingono ad agire in modo piuttosto che in un altro? Ecco questo potrebbe essere un motivo nobile: Considerare l’altro non come mezzo ma come fine. Se veramente tu vuoi essere felice devi imparare a rendere importante la vita degli altri, solo così la tua diventa importante. Già ma quanti condividono questo nobile messaggio?  Pochi!…Eppure questa motivazione potrebbe renderci responsabili al punto che ogni volta che facciamo una scelta, ogni volta che ci troviamo di fronte a un bivio ci potremmo domandare: perché si?…Insomma non solo è importante che io mi domandi cosa mi impedisca di fare una scelta, ma piuttosto è importante che io mi chieda: perché la voglio fare?. Allora forse molti dubbi ci assaliranno, prima di intraprendere un’azione. Certo, data la nostra fragilità,  posso sempre sbagliarmi, ma dubitando, interrogandomi e mettendomi continuamente in discussione, certamente sbaglierò  di meno e sicuramente eviterò di diventare un possibile sicario di violenza.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*