Cantine Aperte – XX° edizione – Notevole successo di pubblico

 

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S’Angelo le Fratte: Grande successo di pubblico per “Cantine aperte” 2015, nonostante la crisi e il contemporaneo svolgimento di altri eventi nei paesi della valle del Melandro. Notevole la presenza di turisti provenienti, per l’occasione, dalla Toscana, Campania, Puglia, Calabria, dalle città di Isernia, Padova. Lo cenerario delle cantine incanta e affascina.

 

 

SANT’ANGELO LE FR. – Un significativo flusso di persone  è arrivato nella cittadina,  nelle quattro serate di “Cantine Aperte” (12 – 15 agosto), manifestazione organizzata dalla locale Pro Loco, con la collaborazione di un centinaio di volontari che si sono prodigati con grande abnegazione negli stand e nella preparazione della pasta di casa. Si può dire, per semplificare, che, nell’area delle cantine, si sono riversate, ogni sera, tante persone quante ne possono contenere otto chilometri di macchine. Infatti, tante ne erano parcheggiate, per ciascuna serata,  lungo  la Sp 12 Vietrese. Il numero complessivo è difficile da precisare ma sicuramente significativo, vista la presenza di persone provenienti non solo da Potenza e paesi limitrofi ma anche di comitive dalla Campania, Puglia, Calabria,  e  poi da Padova, Isernia, Germania.  La manifestazione, raggiunta la XX° edizione, resiste nel tempo e raccoglie sempre più consensi e simpatia da parte della gente, nonostante la crisi, la penuria dei fondi pubblici che, quest’anno, si aggirano intorno ai 26000 euro e il contemporaneo svolgersi di eventi in diversi paesi della valle del Melandro. La contemporaneità e la concentrazione degli eventi nella prima quindicina del mese di agosto andrebbe evitata, secondo alcuni. Il carattere popolare della festa, il servizio navetta gratuito, il periodo di vacanze, la bontà del cibo,  la frescura dei soffioni delle cantine, ma soprattutto il fascino della roccia illuminata da circa 30 fari a led, rendono la manifestazione molto gradita e piacevole. Vi arrivano volentieri e si divertono tutti, i giovani e i meno giovani, stimolati anche da Bacco. Gli organizzatori e poi le volontarie addette alla preparazione della pasta di casa, cavatiell’, puntavano ad un ennesimo successo e ci sono riusciti.  Il percorso si presenta con nuovi camminamenti e nuove cantine aperte, sei centri di distribuzioni dislocati nell’intera area  e diverse postazioni musicali, che   propongono motivi e generi sempre vari e adatti ai gusti dei presenti. Dunque: musiche,   danze, e degustazioni varie,  esibizione di artisti di strada e scenario a forte impatto emotivo, questa la ricetta del successo. Quest’anno poi si sono aggiunti altri punti di degustazioni fuori dell’area abituale delle cantine e nel centro abitato, così che le persone si sono dislocati, evitando assembramenti e consentendosi passeggi distensivi. Ognuno si è mosso come ha creduto, senza condizionamenti: camminare, ballare, mangiare, sostare ascoltando musica, visitare le vetuste cantine, comprare i prodotti del posto, cantare o esprimere la propria euforia, assumendo anche atteggiamenti stravaganti. Quest’anno, nuovi camminamenti sulla roccia hanno reso più piacevole e affascinante la permanenza e, di conseguenza,  più scorrevole il passeggio. Un’ordinanza del corpo dei vigili urbani, dietro volontà dell’amministrazione, ha proibito il parcheggio di tutte le auto, quindi anche dei residenti, nel centro storico dalle ore 19 alle ore 2; ciò  ha reso possibile un passeggio sereno e sicuro alle persone ed ha consentito che si ammirassero le varie sculture marmoree e bronzee dislocate nel centro storico e i circa 90 murales sulle facciate delle case.  Quindi una festa a tutto campo. Unanime il commento sul decoro urbano: “E’ un paese carino e ben tenuto”. La valle del Melandro, con le sue comunità di Satriano, Sant’Angelo, Savoia di L.,  possiede un considerevole patrimonio culturale, circa 300 opere tra sculture e murali. Non a caso quest’area, con le sue comunità, aspira a “diventare la valle più dipinta d’Italia”, “l’ingresso privilegiato alla regione”. A coadiuvare la manifestazione, uomini delle forze dell’ordine, il corpo dei vigili urbani, e volontari della protezione civile. Questa si è svolta in modo sereno e ordinato. “Peccato che tutto questo accade una volta l’anno; sarebbe auspicabile che un simile movimento di persone si verificasse ogni sabato!…” – questo il desiderio di alcuni sognatori. L’area delle cantine è inserita, a partire dal febbraio 2010, nel parco urbano delle cantine e un consorzio di 21 comuni, che dispongono di cantine ipogee,  sta redigendo un progetto che mira alla realizzazione di un parco urbano delle cantine intorno a cui costruire una significativa attività economica. “La manifestazione di cantine aperte – dicono alcuni organizzatori – è cominciata per gioco, ora è diventata un grande evento annuale che, certo, oltre a far conoscere il paese, ha incentivato il turismo domenicale e non solo”. Cantine aperte si è conclusa con la notte bianca, infatti nelle primissime ore del giorno 16, si sono esibiti i Tarantolati di Tricarico nell’anfiteatro, a valle del paese. Il divertimento e l’euforia son  durati fino alle ore 6 del mattino.

L’articolo è stato pubblicato su Il Quotidiano del Sud il  giorno 17 agosto 2015

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