Festeggiamenti in onore di S. Michele anno 2015

 

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Fanfara

Sant’Angelo le Fratte: Festeggiamenti in onore di S. Michele – La sera del 29 settembre nell’anfiteatro della cittadina si esibirà E. Avitabile & Bottari

 

SANT’ANGELO LE FR. –   Come da secoli, si ripetono nei giorni 28 e 29 settembre i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono, S. Michele Arcangelo. I cittadini attendono questo appuntamento con particolare devozione ed entusiasmo. Anche dai paesi vicini vi accorrono numerosi i pellegrini, perché particolarmente devoti del Santo alato, già dal 20 c.m. esposto alla devozione dei fedeli nella chiesa dell’Annunziata, perché la chiesa madre è in attesa di essere recuperata e ristrutturata dal 2011. Le vie del paese vengono, per l’occasione,  tutte addobbate con suggestive luminarie. Il programma è ricco di iniziative e prevede: il giorno 28, nel pomeriggio la solenne processione dell’immagine copia della Madonna di Viggiano dal paese verso la sua abituale dimora in C/da Isca; a sera, il concerto della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” nell’ anfiteatro del paese; il giorno 29, dopo la solenne celebrazione della santa messa, la lunga processione per le vie del centro storico, accompagnata dalla banda di Sassano, canti popolari e cinti in processione; a sera, il concerto di E. Avitabile & Bottari, nell’anfiteatro; a mezzanotte, spettacolari fuochi pirotecnici a cura della ditta Colangelo. Si prevede per questo evento un grande afflusso di persone, come nelle passate edizioni.  Per la serata del 29 sono stati predisposti capillari servizi di ordine pubblico, con l’aiuto anche di volontari della protezione civile. I cittadini si riverseranno numerosi nelle vie del paese provenienti dalle 5 frazioni circostanti, per seguire la solenne processione della settecentesca immagine dell’Angelo Michele, che, con la spada sguainata, nell’atto di ricacciare Lucifero nell’inferno, sembra lo rimproveri con le bibliche parole: “Quis ut deus”. Parole queste che potrebbero anche servire da monito per le nostre e future generazioni.  Un culto, quello per l’Arcangelo Michele, ancora fervido, nonostante il laicismo dominante e la cultura del futile. La devozione per il Santo si perde nella notte dei tempi. Sembra che già nel 1100 ci fosse in loco una cappella dedicata all’Angelo, intorno a cui sarebbe nato, gradualmente, il centro abitato. I cittadini, infatti, hanno voluto, in un lontano passato, la sua immagine sul Gonfalone del comune; nel 1718, anno della costruzione della fontana comunale, a valle del paese, in C/da taverna, i fedeli vollero dedicargli un epigrafe con relativa immagine scolpita su pietra, al “Divo Michaeli Arcangelo” e, in occasione del “disastroso e spaventevole terremoto” – come si esprime il Giallorenzi nella sua monografia dedicata a S. Angelo – del 16 dicembre del 1857, 0re 17,00 del pomeriggio, avendo la chiesa subito gravi danni, e, temendo che la statua fosse in pericolo, questa fu portata nel caprile dei signori Mastrangioli, nei pressi dell’attuale cimitero. Oggi, sul portone del comune, campeggia lo stemma con su scolpita la figura stilizzata del Santo.  S. Michele è stato ritratto su due murales per le vie del centro storico e poi, sul costone che sovrasta la piazza campeggia, una statua di bronzo a lui dedicata, alta circa tre metri, realizzata da P. F. Mastroberti.  “La gente continua a nutrire una profonda devozione per il Santo – commentano gli organizzatori – e ciò è un fatto particolarmente positivo, perché rappresenta un momento di aggregazione della comunità ed è, anche, un’occasione propizia per comunicare ed alimentare i valori della fede”. “Bisogna anche considerare – dicono sempre gli organizzatori – che, intorno al Santo, la comunità di S. Angelo ha, da sempre, costruito, nel tempo, la sua identità culturale oltre che religiosa, patrimonio questo che non deve assolutamente andare smarrito”.

Settembre 2015

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