Tra vampate di fuscelli secchi
Ed acri gomitoli di fumo
Si stringe, intorno al focolare,
L’umile famiglia.
La nonna rigira, debole, sull’anca, il fuso
Per ricavarne sudati fili di lana;
Mangiano, nello stesso piatto,
Affamati, i rudi figli della terra.
In alto, pende, annerita, una ragnatela
E la graticola carica di formaggi.
Il nonno versa l’acqua dal barile
Nella bacinella di ferro smaltato,
per inumidire, pesante, gli occhi;
dorme, carico di stanchezza,
il padre di larga prole
e la mamma, chiusi i pugni,
impasta, inumidita, la farina.
La gallina, infastidita, sotto il letto,
Sonnecchiando, apre, a tratti, gli occhi.
Quando si spegne l’incerto lume,
Sprofonda la notte
e più non si ode un filo di voce;
Solo vomita la pentola
Lasciata, per dimenticanza, sulla brace.