Fornace romana abbandonata al degrado

 

Fornace romana in stato di abbandono

 

Sant’Angelo le Fratte: Antica fornace romana del 2° secolo d.c., lasciata incustodita e alle intemperie, dal febbraio 2015. L’amministrazione promette di porvi rimedio.

 

 

SANT’ANGELO LE FR. – Nel mese di giugno 2013, fu scoperta una fornace romana risalente al 2° secolo d.c., in località Isca – Pantanelle, zona industriale, nei pressi della strada a scorrimento veloce, nella proprietà Giuzio, mentre si stavano eseguendo lavori di sistemazione in un’area antistante una civile abitazione. I lavori furono bloccati dalla soprintendenza.  “La fornace era di sicuro – cosi si sono espressi gli esperti della soprintendenza – adibita alla cottura di coppi ed embrici” e risulta essere a pianta quadrata, con un muretto assiale che conserva integra la camera di combustione, di metri 2.50 x 2.50. Nel febbraio 2015,  la fornace fu  dissepolta e portata alla luce, riempita di schiuma poliuretanica auto – propellente, per evitare danneggiamenti a causa di un possibile schiacciamento dei materiali, al suo interno; fu rivestita di cemento all’esterno, imbracata e portata da una possente autogrù a valle del paese in località San Nicola, perché, con un’adeguata sistemazione, vicino al paese,  tutti ne potessero fruire. L’escavazione e il trasporto del reperto, di circa 50 tonnellate, sono avvenute a spese del proprietario del terreno, perché, in questa maniera, Giuzio si liberava di un reperto antico di 18 secoli, prezioso per il suo valore storico, ma scomodo per i vincoli che gli imponeva.  Fin qui tutto normale.  Ma dal febbraio di  l’anno scorso, la fornace, rivestita di cemento e riempita di schiuma al suo interno, è ancora lì, incustodita, ai margini della strada provinciale Sp 12 vietrese, coperta da fragili teli di plastica e quindi soggetta alle intemperie e a possibili atti vandalici. A molti sembra che sia in uno stato di abbandono e di non curanza. L’amministrazione ha promesso di creare in futuro un gazebo con  struttura in ferro e coibentazione in plexiglas per protezione e, di conseguenza, la soprintendenza dovrebbe, secondo accordi verbali con l’amministrazione, liberare l’interno della fornace della schiuma e renderla visitabile. Ad oggi, dopo 14 mesi dalla rimozione dal luogo di origine, ancora nessuna sistemazione in vista. Il vice sindaco Ostuni ha dichiarato che “l’amministrazione comunale si sta attivando per una sistemazione della faccenda”. Questa, infatti, avrebbe già fatto fare i necessari preventivi per realizzare la struttura protettiva in ferro. I cittadini si chiedono se non sia il caso di fare subito, visto che ci troviamo di fronte ad un’opera di rilievo storico che testimonia la forte e significativa presenza di insediamenti romani nel territorio e soprattutto perché, essendo incustodita e all’aperto, potrebbe subire danni irreparabili di ogni genere.

L’articolo è stato pubblicato da Il Quotidiano del Sud del giorno 27 Aprile 2016

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