Arrivano i ragazzi dalla Bielorussia, per soggiorno terapeutico

 

 

 

 

Bambini Bilorussi 2016

 

Sant’Angelo le Fratte: Sono arrivati nel pomeriggio del giorno 8 c.m. 24 bambini dalla Bielorussia, per un soggiorno terapeutico di 40 giorni. L’esperienza di accoglienza e di solidarietà è arrivata alla 12° edizione.

 

SANT’ANGELO LE FR. – Continua la catena di solidarietà in Basilicata. Famiglie generose e disponibili continuano  ad accogliere i bambini provenienti dalla Bielorussia per dare loro la possibilità di sognare il futuro. Sono arrivati nella cittadina, su pullman dell’esercito guidato dai soldati Leone Vincenzo e Favre Giovanni, da Roma, nel pomeriggio di venerdì, 8 luglio, 24 bambini più accompagnatrice, provenienti da Khoiniki, nella zona di Gomel, area limitrofa (circa 70 Km) alla centrale atomica di Chernobyl, in Ucraina, ormai affossata sotto un sarcofago  di cemento che desta ancora non poche preoccupazioni. I ragazzi sono tutti provenienti da case – famiglie, quindi privi di genitori oppure rifiutati dagli stessi. A distanza di 30 anni, dal disastro nucleare, le persone e, in particolar modo, i bambini, sono ancora portatori di sostanze radioattive, come il cesio. Migliaia di persone sono morte e molte sono tuttora gravemente ammalate a causa di quell’incidente, trasmettendo il male alle future generazioni.

Infatti, le patologie legate alla contaminazione da cesio radioattivo (tumori, leucemie, malattie ematiche, tiroidali e all’apparato genitale) hanno avuto, in questi ultimi anni, un allarmante incremento, soprattutto fra la popolazione infantile. Di qui la necessità di  soggiorni terapeutici in zone salubri. I fanciulli, arrivati venerdì, appartengono alla fascia di età tra i gli otto  e i quindici anni, rimarranno in Basilicata, per 40 giorni; la partenza, infatti, è prevista per il 17 agosto prossimo. I ragazzi sono stati, subito dopo l’arrivo, affidati alle famiglie che si sono resi disponibili all’accoglienza, appartenenti ai comuni di Sant’Angelo le Fratte, Satriano di Lucania, Picerno, Potenza, Ripacandida, Avigliano, Marsico Nuovo, Marsico Vetere, Missanello,Grassano, Atena Lucana e Ruoti per ospitarli. Un vera catena di solidarietà che coinvolge diversi comuni. Nel corso della loro permanenza sono previsti attività ludiche collettive,  escursioni in montagna, esperienze di mare. Ecco gli appuntamenti più importanti: Il giorno 10 saluto di ben venuto presso la sala convegni di Sant’Angelo; l’11 visita medica per tutti i bambini a Potenza ; il 16 giornata sulle Dolomiti Lucane a Pietrapertosa, ospiti dell’Avis, Pro loco Amministrazione Comunale; il 23 giornata di mare a Pisticci; il 30 incontro con la comunità di Avigliano per la commemorazione del 30° anniversario della tragedia Chernobyl, ospiti di Lega Ambiente e Ass. Mutuo Soccorso; L’8 agosto , partita di calcio della solidarietà organizzata dall’accademia calcio Potenza tra bambini bielorussi e bambini italiani e poi partenza per il mare a Scario,( partenza da e arrivo a Sant’Angelo le Fratte); dal 12 al 15 agosto i ragazzi saranno coinvolti nelle feste delle cantine, a Sant’Angelo, perché, nel frattempo, si intende organizzare una lotteria di beneficenza; il giorno 16 agosto festa dell’arrivederci e pranzo al ristorante La Cantina.  Di tutto questo se ne fa carico l’Associazione, nata nel 2004, “Insieme nella Solidarietà”, con sede legale a S. Angelo le Fratte, il cui presidente è il solerte e determinato Giuseppe Mastroberti.  Questa, incoraggiata dal successo degli anni precedenti,  ripete così l’esperienza per la 12° volta. “I ragazzi, durante il loro soggiorno degli anni precedenti, hanno mostrato di gradire la permanenza nei paesi lucani e di apprezzare soprattutto  il cibo e le nostre abitudini di vita”– così i genitori ospitanti.

Le famiglie si sono sempre dimostrate sensibili alle conseguenze del tragico evento di Chernobyl, accogliendo, negli anni passati, tanti bambini, con particolare amore e dedizione.

La campagna di solidarietà consiste nel dare la possibilità a questi ragazzi che vivono nelle aree altamente contaminate dalla radioattività, di poter trascorrere un periodo di vacanza-soggiorno terapeutico, (respirare aria pulita, mangiare cibi sani). Allo scopo, è opportuno ricordare che un milione di ragazzi attende questa  possibilità, per potersi disintossicare e poter, così, far fronte alle patologie consequenziali alla contaminazione.

Ad attendere i bielorussi 24 famiglie, il vice sindaco della cittadina Ostuni, l’on. R Speranza. Si leggeva sul volto dei genitori la gioia nell’accogliere i ragazzi. Tutti considerano questa esperienza, nonostante la crisi e le difficoltà, edificante  e coinvolgente e invitano altre famiglie a fare altrettanto. “I contatti telefonici – dicono in coro i genitori – continuano anche durante l’anno, un filo questo che riempie il cuore di emozioni e di felicità”. “Siamo arrivati all’12° esperienza – dice Mastroberti – nonostante le difficoltà economiche, perché l’associazione opera con il contributo umano ed economico dei volontari, però siamo felici di fare opera di solidarietà, rendendo felice chi non lo è”. A  questo progetto coadiuva anche l’esercito italiano, mettendo a disposizione, sia in arrivo che in partenza, da e per Roma, un pullman e questo sodalizio con l’associazione dura già da diversi anni. Dunque una piccola catena di solidarietà, una goccia nell’oceano dei bisogni che lascia spazio alla speranza per un futuro più umano.

L’articolo è stato pubblicato su il Quotidiano del Sud del 12 Luglio 2016

 

8  Luglio  2016

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